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Articolo A Pentecoste chiamati a raccolta!

A Pentecoste chiamati a raccolta!

Il Vescovo per la Veglia di Pentecoste chiama a raccolta la famiglia e il popolo della Chiesa di Foligno. È nella natura e nella genesi di questa solenne festa il senso della raccolta. Infatti, la Pentecoste, o “Festa delle settimane” (7 per 7) come la chiamano i nostri fratelli maggiori ebrei, ha nella sua origine agricola la “ben finita per la mietitura” del grano: si raccolgono i covoni di una stagione di lavoro invernale, si mangiano oggi i primaverili frutti maturi, si accantonano i semi per la prossima stagione autunnale. Per questo il concetto di raccolta porta anche con sé l’intenso senso del tempo passato, presente e futuro. Nella festa di Pentecoste la Diocesi celebra come popolo raccolto intorno al proprio Apostolo un anno di attività pastorale, fa memoria delle aspettative e delle promesse, degli impegni e degli obiettivi seminati mesi prima. Al cinquantesimo giorno dopo Pasqua la Chiesa si nutre del raccolto maturato e mietuto nelle molteplici attività liturgiche e pastorali. Al compimento della settima settimana il popolo di Dio che è in Foligno stipa le forze e le energie per i prossimi progetti e le future missioni. Nel tema della raccolta si cela anche la logica della moltitudine e della diversità che convergono nella unità e nella unicità. Ciò che è stato disseminato all’inizio dell’anno pastorale nei tanti solchi delle parrocchie, associazioni, gruppi e movimenti a fine stagione è vagliato e riunito nel grande deposito della fede diocesana. Nella “Festa delle Settimane” c’è fusione senza confusione dei diversi carismi, si manifesta la più efficace “raccolta differenziata” delle energie rinnovabili dello Spirito Santo. In questa Solennità è palese la raccolta delle offerte formative ed evangeliche proposte dal popolo di Dio. A Pentecoste l’unione non solo fa la forza, ma soprattutto fa la festa. Il riunire ha lo scopo di unire, non solo gli sforzi e i frutti, ma soprattutto rivelare il vero volto dell’unica Chiesa. Una, infatti, è la Chiesa, perché unita ed unità generata dallo Spirito. La Chiesa non si riunisce solo per festeggiare, ma festeggia perché riunita, perché gode insieme della sua intrinseca natura e giubila della sua prossima missione. La Chiesa di S. Feliciano si raccoglie in preghiera con il Vescovo per disseminarsi di nuovo fino agli estremi confini della terra diocesana.  Obiettivo della prossima semina sarà il vasto campo della “Polis”, la vita quotidiana, feriale, civile, domestica, lavorativa e sociale. Già dalla Assemblea diocesana del 16 e 17 giugno, la nostra Chiesa si interrogherà su come i germogli del Vangelo e dei suoi testimoni possano radicarsi nel variegato terreno della vita pubblica e nella realtà laicale della collettività. Da Pentecoste i discepoli del Risorto mossi dallo Spirito dilatano le pareti della Chiesa domestica per rivolgersi Casa comune. “Allargare lo spazio della propria tenda” è l’invito che il Sinodo della Chiesa Universale rivolge anche alla nostra Chiesa locale di Foligno. Non resta che raccogliere questo appello e invocare lo Spirito Santo perché anche questa sfida sia raccolta.

don Giovanni Zampa

Gazzetta di Foligno domenica 28 maggio 2023 anno 138 n° 19

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